The WeDarch Laboratory is an experimental intensive teaching programme designed as an alternative to the traditional Architectural and Urban Design Laboratory model established by the Ministerial Decree of 24 February 1993.
The University City of Palermo was chosen as the location for the experiment, a large area crossed by a dense vegetation system, which extends from the outer suburbs to the edge of the historic centre and is surrounded by heavily urbanised neighbourhoods. A fenced-in enclave, it appears as an “island” with few connections to the surrounding city. The origin of this condition is due to the adherence to the model of campuses as closed and self-sufficient systems; to its location in an area originally outside the city, now reached by late 20th-century urbanisation; and to an underestimation of the role of infrastructure in the life of these settlement systems, which has characterised Palermo’s urban policy choices over the last fifty years.
Among the objectives underlying the WeDARCH Laboratory’s design activities were the study of two general aspects: one of an urban nature and the connections between the campus and the city; the other linked to the internal functioning of the citadel, its open and community spaces, its internal mobility and the possibility of introducing new functions for both teaching and the social life of the community.
The projects therefore expressed the intention to increase the degree of porosity of the university city by working on a complex system of cross-cutting relationships. The aim was to define its boundaries, where the campus interfaces with the surrounding residential neighbourhoods and the western walls of the historic city; to enhance the role of the continuous vegetation system of Parco Cassarà-Fossa della Garofala-Giardino d’Orleans; to strengthen distant relationships with the nearby Civico and Policlinico hospitals, as well as with the Oreto valley.
The reduction of vehicular traffic and artificial surfaces, the implementation of vegetation and the design of gardens, and the introduction of services in addition to those related to education, found their focus in the design of open-air classrooms, which allowed for the development of outdoor teaching and the public and collective use of open spaces for cultural and leisure activities. Finally, the aim of involving students in the design of the spaces and places they inhabit on a daily basis has generated an interesting and authentic process of user participation in the construction of a programme for the use of these places.
The establishment of an investigative committee during the preparation phase, composed of researchers from different disciplinary fields, provided an opportunity to imagine WeDarch in an interdisciplinary key, in which the various disciplines fundamental to the training of architects – from Architectural Design to Urban Design, History, technology and restoration – contributed to defining the general intervention strategies within which the design experimentation would take place.
This was achieved by setting up lectures and seminars aimed at exploring different thematic aspects, with the aim of increasing interaction between students and teachers, giving the different disciplines an active role in the construction of intensive experimentation.
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Forme sperimentali di erogazione didattica intensiva: il LaboratorioWeDARCH
Il Laboratorio WeDarch rappresenta una esperienza sperimentale di didattica intensiva immaginata come alternativa alla forma tradizionale del Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana erogato secondo il modello previsto Decreto Ministeriale del 24 febbraio 1993.
Come luogo per la sperimentazione è stato scelto la Città Universitaria di Palermo, un’area estesa, attraversata da un sistema vegetale profondo, che dalla periferia esterna penetra sino al bordo del centro storico, e serrata da quartieri fortemente urbanizzati. Enclave recintata, essa si presenta come un’“isola” senza troppe relazioni con la città circostante. L’origine di tale condizione è dovuta alla adesione al modello dei campus intesi come sistemi chiusi ed autosufficienti; alla sua collocazione in un’area originariamente esterna alla città, e oggi raggiunta dalla urbanizzazione di fine Novecento; da una sottovalutazione del ruolo delle infrastrutture nella vita di questi sistemi insediativi, che ha d’altra parte caratterizzato le scelte di politica urbana palermitana degli ultimi cinquanta anni.
Tra gli obiettivi posti alla base delle attività progettuali del Laboratorio WeDARCH vi sono stati lo studio di due aspetti generali: uno di carattere urbano e delle connessioni tra campus e città; l’altro legato al funzionamento interno della cittadella, ai suoi spazi aperti e di comunità, alla sua mobilità interna e alla possibilità di introdurre funzioni nuove sia per la didattica che per la vita sociale della comunità.
I progetti pertanto hanno espresso l’intenzione di incrementare il grado di porosità della città universitaria lavorando su un articolato sistema di relazioni trasversali. Ci si è posto l’obbiettivo di definire i suoi bordi, in cui il campus si interfaccia coi quartieri urbani residenziali circostanti e con le mura occidentali della città storica; di implementare il ruolo del sistema vegetale continuo di Parco Cassarà-Fossa della Garofala-Giardino d’Orleans; di rafforzare le relazioni a distanza con il sistema dei vicini ospedali Civico e Policlinico, nonché con la valle dell’Oreto.
La riduzione della mobilità carrabile e dei suoli artificiali, l’implementazione delle materie vegetali e il disegno di giardini e l’introduzione di funzioni di servizi aggiuntive a quelle della formazione, hanno trovato nella progettazione di aule-agorà all’aperto il focus con cui declinare il tema della didattica en plen air e l’utilizzo pubblico e collettivo dello spazio aperto anche per attività culturali e del tempo libero. Infine, l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nella progettazione degli spazi e dei luoghi da essi abitati quotidianamente ha generato un interessante, quanto autentico, processo di partecipazione degli utenti alla costruzione di un programma d’uso di questi luoghi.
L’istituzione di una commissione istruttoria durante la fase di preparazione, composta da ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, ha offerto l’opportunità di immaginare il WeDarch in chiave interdisciplinare, in cui le varie discipline fondamentali alla formazione della figura dell’architetto – dalla Progettazione Architettonica, alla Progettazione Urbanistica, alla Storia, alla Tecnologia e al Restauro – hanno concorso alla definizione delle strategie generali di intervento entro cui agire la sperimentazione progettuale.
Ciò si è realizzato istituendo lezioni e seminari finalizzati ad approfondire differenti aspetti tematici, con lo scopo di incrementare il confronto tra i discenti e i docenti, consegnando alle differenti discipline un ruolo attivo nella costruzione della sperimentazione intensiva.
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Andrea Sciascia – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Paolo De Marco – Researcher (RtdA) in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Giuseppe Di Benedetto – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Santo Giunta – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Fabio Guarrera – Researcher (RtdB) in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Manfredi Leone – Associated Professor in “Architettura del Paesaggio”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Luciana Macaluso – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Antonino Margagliotta – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Giuseppe Marsala – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.
Pasquale Mei – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura (DIST),
Università di Napoli “Federico II”.