Architecture in a small school

A contribution that seems interesting to me, regarding the experimentation that can be carried out within Design Studios, is the one we have been developing for several years now in the Master’s Degree course active at the Mantua Territorial Campus. […] The course was conceived around a prevailing theme concerning the relationship between architectural design and the history of architecture, with great attention to the theme of internationalization.

The architectural design studios have been organized in close relation to the educational objectives of the course and thus to the theme of the relationship between architecture and history, and in close relation to the city of Mantua and its territory. The Master’s program includes three architectural design studios, each lasting one semester, organized in two parallel sections, often linked in themes and activities. The first, called Architectural Design and History, has an introductory nature, takes place in the first semester of the first year, and is dedicated to bringing students closer to the theme of the relationship between history and design. The two subsequent studios are more focused on the design work and are scheduled respectively in the second semester of the first and second years.

Both these studios, in the first and second years, have been structured with a partly experimental approach and time organization for teaching. Not a course normally distributed in one or two weekly meetings, but an organization in two parts. In the first months of the semester, which serve as an introduction to specific skills and the building of design themes, the schedule of meetings follows the usual weekly structure. In the second part, moving towards the end of the semester in May, the teaching is instead organized into two intensive weeks dedicated to a deepening of the design phase. Different approaches have been tested with the two intensive weeks held consecutively or, as now happens, with the two intensive weeks separated by a traditional week for sedimentation and reflection on the design work in progress.

This teaching organization logic was partly conceived to optimize and facilitate the involvement of foreign professors in the studio work, partly to build synergy with the Mantovarchitettura initiative, a sort of festival also organized in May at the Mantua Campus. Mantovarchitettura is a cultural project conceived and organized since 2012 by the Mantua Territorial Campus of the Politecnico di Milano, within the activities of the UNESCO Chair in Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities. The initiative offers a broad program of exhibitions, workshops, conferences, and meetings with leading figures of international architectural culture, partly held inside the Mantua Campus but mostly in other locations outside the school, emblematic of the city (Palazzo Ducale, the church of San Sebastiano, the Casa del Mantegna, among others). The continuous presence in Mantua during May of national and international guests, prominent figures in the architectural scene, and all the students of the Architectural Design and History course engaged in the intensive weeks, has over the years created a cultural atmosphere that is exceptional in many respects, allowing and indeed programmatically foreseeing a crossing and a very lively and productive contamination between the lecture experience and teaching. The guests at Mantovarchitettura are not only involved in presenting their work but are actively involved in the teaching of the intensive weeks, in the work students are carrying out, through discussions, critiques, and more. The result is a very demanding and tiring experience in its organization and management, often debated and differently evaluated by students, torn between teaching commitments and participation in various events, but truly immersive and in many respects extraordinary as architectural teaching.

A simple and clear idea of how to organize a School of Architecture: a small group of professors and researchers rooted in the territory, and some figures of high international prestige. […] The idea of a small, open, dynamic school, never predictable and never banal. The idea of an International school. And undoubtedly the Mantua school has had, and continues to have, this essence, and certain months of May, in the midst of the intensive weeks and Mantovarchitettura, have been very demanding but extremely rich and unforgettable, both for professors and students.

Read more.

__________________________________________________________________________________________

Architettura in una piccola scuola

Un contributo che mi sembra interessante, riguardo alla sperimentazione che si può attuare all’interno dei Laboratori di Progettazione, è quella che abbiamo avviato, ormai da diversi anni, nel corso di Laurea Magistrale attivo presso il Polo territoriale di Mantova. […] Il corso è stato concepito intorno a un tema prevalente che riguarda il rapporto tra progettazione architettonica e storia dell’architettura e con una grande attenzione al tema dell’internazionalizzazione.

I laboratori di progettazione architettonica sono stati organizzati in stretta relazione con gli obiettivi didattici del corso e dunque con il tema del rapporto tra architettura e storia e in stretta relazione con la città di Mantova e il suo territorio. Nel corso di Master sono previsti tre laboratori di progettazione architettonica di durata semestrale, organizzati in due sezioni parallele, spesso collegate nei temi e nelle attività. Il primo denominato Architectural Design and History, ha carattere introduttivo, si svolge nel primo semestre del primo anno ed è dedicato ad avvicinare gli studenti al tema del rapporto tra storia e progetto. I due laboratori successivi sono invece più focalizzati sul lavoro di progetto, e collocati rispettivamente nel secondo semestre del primo e del secondo anno.

Entrambi questi laboratori, del primo e del secondo anno, sono stati strutturati secondo una modalità e organizzazione del tempo della didattica in parte sperimentali. Non un insegnamento normalmente distribuito secondo la scansione di uno, due incontri a settimana, ma un’organizzazione in due parti. Nei primi mesi del semestre, che hanno un ruolo di introduzione alle competenze specifiche e di costruzione dei temi di progetto, la scansione degli incontri segue la consueta strutturazione in incontri settimanali. Nella seconda parte, che si avvia verso la conclusione del semestre, nel mese di maggio, la didattica è invece organizzata in due settimane intensive dedicate ad un affondo della fase progettuale. Si sono sperimentate differenti logiche con le due settimane intensive in sequenza continua o, come ora avviene, con le due settimane intensive separate da una settimana tradizionale, di sedimentazione e riflessione sul lavoro di progetto in corso. 

Questa logica di organizzazione della didattica è stata concepita in parte per ottimizzare e agevolare il coinvolgimento dei docenti stranieri nel lavoro del Laboratorio, in parte per costruire una sinergia con l’iniziativa Mantovarchitettura una sorta di festival organizzato anch’esso nel mese di maggio presso il Polo di Mantova. Mantovarchitettura è un progetto culturale ideato e organizzato a partire dal 2012 dal Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, nell’ambito delle attività della UNESCO Chair in Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities. L’iniziativa propone un ampio programma di mostre, workshop, convegni e incontri con protagonisti della cultura architettonica internazionale, in parte svolti all’interno del Campus di Mantova ma in gran parte in altri luoghi, esterni alla scuola, e emblematici della città (Palazzo Ducale, la chiesa di San Sebastiano, la Casa del Mantegna, tra gli altri). La presenza continua a Mantova, nel mese di maggio, di invitati nazionali e internazionali, figure di grande interesse nel panorama architettonico, e della totalità degli studenti del corso di Architectural Design and History, impegnati nelle settimane intensive, ha dunque costruito negli anni un clima culturale per molti aspetti eccezionale, consentendo anche, anzi prevedendo programmaticamente, uno sconfinamento e una contaminazione molto vitale e produttiva tra l’esperienza della lecture e quella della didattica. Gli invitati a Mantovarchitettura non sono infatti coinvolti solo a presentare il loro lavoro ma sono invece coinvolti attivamente nella didattica delle settimane intensive, nel lavoro che gli studenti stanno portando avanti, attraverso discussioni, critics e altro. Con il risultato di un’esperienza molto impegnativa e faticosa nella sua organizzazione e gestione, spesso oggetto di discussione e di differenti valutazioni da parte degli studenti, contesi tra l’impegno didattico e la partecipazione ai vari eventi, ma davvero immersiva e per molti aspetti straordinaria di didattica dell’architettura.

Un’idea semplice e netta, di come organizzare una Scuola di architettura: un gruppo ristretto di docenti e ricercatori con le radici nel territorio, e alcune figure di alto prestigio internazionale. […] Un’idea di scuola piccola, aperta, dinamica, mai scontata e mai banale. L’idea di una scuola Internazionale. E indubbiamente la scuola di Mantova ha avuto, e continua ad avere, questo profumo e certi mesi di maggio, nel pieno delle settimane intensive e di Mantovarchitettura, sono stati faticosissimi ma ricchissimi e indimenticabili, sia per i docenti che per gli studenti. 

__________________________________________________________________________________________

Angelo Lorenzi – Associate Professor, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano.