For vertical coordination: Laboratorio34

Laboratorio34 is an educational experiment, conceived and coordinated by Andrea Sciascia, which saw, for the academic years 2022-23 and 2023-24, coordination between the third and fourth year Architectural and Urban Design laboratories (Laboratorio34). This experiment, which aims to bring together a large number of students and teachers around the same theme and project area, draws on some of the educational characteristics of the Faculty of Architecture in Palermo, based on regulations that preceded the 1993 university reform, which was also based on the desire to bring together students from different years and with different levels of experience.

The cultural focus of the workshop is the theme of ecological transition, now at the centre of debate and policy at international, national and local level. The theme was addressed starting from the recognition of certain unbuilt urban resources, primarily Monte Pellegrino and its Oriental Nature Reserve, and the Parco della Favorita, the ancient Bourbon hunting estate located in the northern part of the city of Palermo. Intended as potential colonising systems, the mountain and the park were interpreted as territorial entities and landscape structures capable of generating new forms of city and urban fabric, in light of the new questions posed by ecological transition: presidia of public space consisting of woods, vegetable gardens and orchards that imply new modifications and interpretations of contemporary city spaces.

The scope of the design experiment was the two areas of the Monte Pellegrino aquifer: the south-east, sandwiched between the mountain and the sea and marked by the large monumental cemetery of Rotoli (for the academic year 2022-23); and the north-western area, where the large green portion of the Parco della Favorita forms an interstice between the mountain and the city of Sacco, the northern residential expansion that marked the construction of the city from the 1970s onwards (for the academic year 2023-24).

The projects identified themes and issues for broader research focusing on the new relationships between nature, architecture and the city, and provided specific responses to the specific needs of each site, while looking to the ecological horizon as a response to a social demand that can no longer be ignored, concerning the changes taking place on the planet.

__________________________________________________________________________________________

Per un coordinamento verticale: il Laboratorio34

Laboratorio34 è una sperimentazione didattica, ideata e coordinata da Andrea Sciascia che ha visto, per gli anni accademici 2022-23 e 2023-24, un coordinamento fra i laboratori di Progettazione Architettonica e Urbana del terzo e del quarto anno (Laboratorio34). Tale sperimentazione – volta a concentrare un elevato numero di studenti e docenti intorno a uno stesso tema e a una stessa area di progetto – recupera alcune peculiarità didattiche della Facoltà di Architettura di Palermo, basate su delle norme ordinamentali che hanno preceduto la riforma universitaria del 1993 che si fondava anche sulla volontà di far lavorare insieme studenti di annualità e con esperienza diversa. 

Il laboratorio ha come fulcro culturale la tematica della transizione ecologica, ormai al centro del dibattito e delle politiche in ambito internazionale, nazionale e locale. Il tema è stato affrontato a partire dal riconoscimento di alcune risorse urbane non costruite a partire in primo luogo dal Monte Pellegrino e dalla sua Riserva Naturale Orienta, e dal Parco della Favorita, l’antica tenuta di caccia Borbonica posta nella porzione nord della città di Palermo. Intesi come potenziali sistemi colonizzatori, il monte e il parco sono stati interpretati come entità territoriali e strutture di paesaggio in grado di generare nuove forme di città e di tessuto urbano, alla luce delle nuove domande poste dalla transizione ecologica: presidi di spazio pubblico costituito da boschi, orti e frutteti che implicano nuove modificazioni e interpretazione degli spazi della città contemporanea. 

Il campo di applicazione della sperimentazione progettuale sono state le due aree di falda del Monte Pellegrino: quella sud-est, serrata tra il monte e il mare segnata dal grande cimitero monumentale dei Rotoli (per l’anno accademico 2022-23); e quella nord-ovest, in cui l’ampia porzione verde del Parco della Favorita si costituisce come interstizio tra il monte e la città del sacco, l’espansione residenziale nord che ha segnato la costruzione della città a partire dagli anni Settanta del novecento (per l’anno accademico 2023-24). 

I progetti hanno individuato temi e questioni di una ricerca più ampia che vede nelle nuove relazioni tra natura, architettura e città il suo centro di riflessione; e hanno dato risposte puntuali alle necessità specifiche di ogni sito, guardando tuttavia all’orizzonte ecologico come risposta ad una domanda sociale non più eludibile che riguarda i cambiamenti in atto nel pianeta.

__________________________________________________________________________________________

Andrea Sciascia – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.

Giuseppe Di Benedetto – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.

Luciana Macaluso – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.

Giuseppe Marsala – Full Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.

Zeila Tesoriere – Associated Professor in “Composizione architettonica
e urbana”, Dipartimento di Architettura di Palermo (DARCH), Università degli Studi di Palermo.